APPELLO SALVIAMO LA LOMBARDIA
La salute non è una merce, la sanità non è un'azienda
La pandemia da SARS COV2 ha colpito e sta colpendo duro in tutta Italia ma soprattutto in Lombardia. Una delle cause locali è stata l’impreparazione del “sistema” sanitario regionale, descritto come una eccellenza ma crollato alle prime difficoltà; non si è trattato solo di sbagli di fronte a una pandemia, ma di un “errore di sistema” prodotto da decenni di smantellamento del servizio sanitario pubblico a favore di quello privato: dalle politiche di Formigoni, a quelle di Maroni ed oggi di Fontana.
Taglio dei finanziamenti del servizio pubblico, concentramento di tutte le risorse esclusivamente sui grandi ospedali, riduzione e abbandono della medicina territoriale e dei medici di base, trasformazione delle strutture sanitarie in Aziende che lavorano per il profitto e non per il bene comune, tutto il potere di gestione nei Direttori Generali, gigantismo di ATS e ASST: sono fra i motivi dello sfascio che è sotto gli occhi e che crolla sotto l’imperversare dell’infezione.
Insieme a molti abbiamo lottato tentando di frenare tale deriva. Ora è tempo di alzare la testa, tutte e tutti; è tempo di dettare una nuova agenda politica a partire da:
- Commissariamento della Sanità lombarda come chiesto ormai da più di 100.000 cittadini.
- Abrogazione della legge 23/2015, la cosiddetta RIFORMA MARONI e ricostruzione di un servizio sanitario regionale basato sulle strutture pubbliche garantendo la partecipazione delle popolazioni interessate nella programmazione.
- Potenziamento della medicina territoriale e dei dipartimenti di prevenzione con idoneo sostegno e riformulazione delle convenzioni con i medici di base, costruzione delle “case della salute” come ambiti di incontro delle necessità delle persone in termini di salute nei luoghi di lavoro, di residenza e di tutela ambientale come pure di medicina scolastica, di genere e di salute mentale.
- Superamento di ogni logica privatistica eliminando i privilegi delle strutture private, abbattimento delle liste d’attesa nel pubblico e blocco di qualsiasi iniziativa di autonomia differenziata regionale.
- Ripubblicizzazione delle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) e inclusione delle loro prestazioni nei Livelli Essenziali di Assistenza riconoscendone integralmente la valenza sanitaria di servizio; abrogazione delle delibere regionali sui “cronici”.
La temuta seconda fase della pandemia sta reinfettando molti reparti ospedalieri e causando nuovamente la chiusura e la cancellazione di tutte le prestazioni per patologie NO COVID, per altro mai completamente riaperte, ributtando nel panico migliaia di pazienti costretti a rinunciare alle cure o ricorrere alle strutture private. Il decreto rilancio ha stanziato fondi considerevoli per potenziare le terapie intensive, per assumere personale per le attività territoriali e per affiancare i medici di base: chi di dovere cos’ha fatto in tutti questi mesi?
E' evidente che in questa situazione un ospedale nuovo non può essere la priorità per il nostro territorio perché non può essere la risposta esaustiva al bisogno di salute delle persone.
Intervista a Francesca Berardi
LA CITTADINANZA ATTIVA PER LA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE.
> VENERDI 18 SETTEMBRE 2020
dalle ore 17:30 | maratona non-stop
GIARDINI PUBBLICI PIAZZA ROMA
Libertá É Partecipazione
[ PAROLE & SUONI DI DEMOCRAZIA ]
manifestazione conclusiva campagna referendaria
> messaggi e testimonianze
> animazioni
> reading
> canzoni e musica
* l'evento si aprirà con un minuto di silenzio e riflessione
per un atto di doveroso rispetto umano solidale
con tutte le persone vittime della pandemia
che ha particolarmente devastato la nostra città e provincia
[ nel corso della Maratona,
le Canzoni d'Autore e la Musica Popolare
dei folksinger cremonesi Alexis Paulinich e Paolo Losco
si alterneranno con i "Telegrammi" dei Testimoni del No
in una sorta di "Microfono Aperto" di Cittadinanza ]
> interverranno, tra gli altri (adesioni in progress):
...Annamaria Abbate, Evelino Abeni, Daniele Aglio, Diego Antonioli, Giuseppe Azzoni, Massimo Balzarini, Francesca Berardi, Paolo Bodini, Giampiero Carotti, Luciano Cesini, Giancarlo Corada, Emanuela Ghinaglia, Matteo Lodigiani, Sofia Malaggi, Michel Marchi, Maurizio Mele, Vincenzo Montuori, Claudia Noci, Lapo Pasquetti, Giuseppe Perri, Marco Pezzoni, Stefano Prandini, Sergio Ravelli, Pier Luigi Rizzi, Gigi Rossetti, Laura Rossi, Gino Ruggeri, Serenella Taraschi, Rossella Zelioli...
> intervento conclusivo
PIERPAOLO PECCHIARI
referente nazionale
Comitato per il No - Coordinamento per la Democrazia Costituzionale
personalitá e collettivitá della cittadinanza attiva, reti e movimenti della societá civile
cittadine e cittadini dell'impegno culturale sociale ambientale politico nella comunitá locale
insieme, uniti e diversi
per difendere e rigenerare la Democrazia fondata sulla Costituzione della Repubblica
nata dalla Lotta di Liberazione Nazionale ed Europea dal nazifascismo
[ NB: l'evento si svolgerà nel rispetto rigoroso delle precauzioni di sicurezza per la tutela della salute di tutti/e ]
* evento promosso da
☆ 🇮🇹 🏳️🌈
COORDINAMENTO CREMONESE
PER LA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE
Comitato per il NO al taglio del Parlamento
* in collaborazione con:
• ANPI Comitato Provinciale
• ARCI Comitato Territoriale
• Forum delle Idee - Gruppo Giovani
• Comitato x il No al taglio dei parlamentari
• Comitato Sindaci e Amministratori x il No
> per adesioni;
coordemocost.cremona@liber
Maurizio Acerbo per il no.
Quelli del si non hanno più nemmeno il coraggio di presentarsi.
USIAMO IL DENARO DELLA BCE PER LA SALUTE E NON PER LA FINANZA - Petizione internazionale
21 aprile ore 21:00 diretta facebook con PAOLO FERRERO
PETIZIONE INTERNAZIONALE: fondi #BCE per #salute, #occupazione e #ambiente.
SI BCE! NO #MES!
NASCE “SOS Diritti Covid 19 – sportello sociale”
Con l’aiuto generoso di un folto numero di professionisti parte una grande impresa: uno sportello sociale virtuale per costruire solidarietà ed autorganizzazione per l’emergenza sanitaria https://www.facebook.com/sosdiritticovid19/?__tn__=HHH-R
PATTA/CAPELLI (PEC-SE):”LA VERGOGNA DELLE MORTI NELLE RSA”.
Mettere subito fine alle morti delle/i anziane/i nelle RSA!
Nelle case di riposo, a partire dalla Lombardia sono in continuo aumento le morti di persone anziane. Abbiamo denunciato la settimana passata la strage della RSA di Mediglia e della ValSeriana. Ora il dramma si sta estendendo in tutta Italia, ma non è stato messo in atto un piano adeguato a interrompere questa tragedia.
Gli appelli dei parenti e del personale, da tempo carente e spesso contagiato per assoluta mancanza di guanti, camici, mascherine sono strazianti. Si piangono i morti e si teme per chi è ancora vivo/a.
Ciò che sta accadendo è una vergogna che marcherà a lungo la qualità della nostra convivenza civile, e una ferita aperta per le famiglie che avevano cercato un luogo sereno per i loro cari, dove ci fosse cura, attenzione, gesti di tenerezza e si rimprovereranno di averli messi in un posto di massimo contagio e pericolo, dove si muore da soli e senza cure appropriate.
Quando sarà il momento della verifica chiederemo conto di quanti anziani delle RSA sono stati portati in ospedale in terapia intensiva e a che stadio della malattia.
Quello che è già chiaro è il fallimento del piano di contrasto del Coronavirus del Ministero della Sanità e dei Presidenti delle regioni. Imperdonabili ritardi, chiusura parziale delle attività lavorative e una assoluta rimozione del problema degli anziani nelle RSA, Si sapeva che gli anziani sarebbero stati soggetti fragili e nulla è stato fatto per organizzare una linea di prevenzione, di allerta, anzi in Lombardia hanno usato le case di riposo per portarvi i convalescenti di Corona virus. E ’difficile dare un nome a questi errori: incompetenza? cinismo? irresponsabilità?
Chiediamo che in ogni RSA
• venga fatto il doppio tampone agli ospiti e a tutto il personale
• sia attuato un piano immediato di isolamento dei contagiati e di verifica dei loro contatti
• sia fornito materiale protettivo adeguato e sufficiente per la tutela del personale.
• sia garantita ai malati di corona virus con sintomi lievi il trattamento con i farmaci antivirali e gli altri interventi necessari
• si trovino immediatamente i letti in ospedale, anche requisendo cliniche private, per chi deve essere ricoverato/a in terapia intensiva
Solo così si applica l’art- 32 della Costituzione dicendo finalmente basta a quello che è a tutti gli effetti un orribile darwinismo sociale
Antonello Patta Segretario Regionale
Giovanna Capelli Responsabile Sanità
Sanitari cubani a Crema: intervista di Beppe Severgnini.
MEDICI E PERSONALE INFERMIERISTICO DA CUBA A CREMA PER L’EMERGENZA COVID19
Il Partito della Rifondazione Comunista saluta l’arrivo dei medici e degli infermieri cubani a Crema e ringrazia il governo di Cuba per questa concreta e importantissima solidarietà con il nostro popolo. I 52 tra medici e infermieri sono organizzati in una brigata altamente specializzata nel trattamento dei pazienti colpiti da virus e quindi ci sono tra loro virologi e immunologi.
Le elevate capacità della sanità cubana sono note in tutto il mondo, non dimentichiamoci che negli anni dell’epidemia di ebola in Sierra Leone, negli anni 2014 e 2015, la presenza del personale sanitario cubano è stata di fondamentale importanza. Questi professionisti sono il simbolo e la realtà della solidarietà internazionale del popolo e del governo rivoluzionario cubano, governo che ha inviato da noi, al di là dell’oceano, una brigata di grandi professionisti, proprio nel momento in cui anche Cuba deve fare i conti con l’inizio dell’infezione da covid-19.
Non dimentichiamoci che all’Avana funziona un Instituto de Medicina Tropical “Pedro Kouri”, fondato nel 1937, ma ristrutturato e rilanciato nel 1993; all’inaugurazione il Comandante Fidel Castro Ruiz disse: “Per favore, non considerate l’Istituto Pedro Kouri, che abbiamo inaugurato oggi, solo come istituzione cubana, ma come istituzione dell’umanità”. Lo sforzo dei cubani, sottoposti da decenni ad un disumano embargo voluto dagli americani, è ammirevole se consideriamo il comportamento dei governi dell’Unione Europea, fino ad ora chiusi dentro logiche egoistiche, nazionaliste e subalterne agli interessi delle multinazionali. I cubani sono già presenti in altri paesi contro questa pandemia, come in Venezuela e in Nicaragua, ora sono arrivati nell’attuale epicentro mondiale del covid-19, la ricca Lombardia, dove a causa delle privatizzazioni della sanità pubblica e al comportamento irresponsabile di molte ditte e della stessa Confindustria, che continuano a privilegiare il profitto a scapito della salute dei lavoratori, si è determinato l’ elevato tasso di infettati e morti.
Il Partito della Rifondazione Comunista, nel riconoscere da sempre la straordinaria attitudine solidaristica e umanista della rivoluzione cubana, ringrazia nuovamente, a nome di tutti i cittadini cremaschi, Cuba per questo straordinario contributo e auspica che le istituzioni e i cittadini sappiano valorizzare questo aiuto.
Crema, 23/03/2020
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