RIFONDAZIONE COMUNISTA – SINISTRA EUROPEA LANCIA LA CAMPAGNA NAZIONALE CONTRO L’AUMENTO DELLE BOLLETTE, CONTRO IL RIPRISTINO DELLA LEGGE FORNERO SULLE PENSIONI E PER DIRE NO AL GOVERNO DRAGHI.
Dall'inizio di dicembre è cominciata la campagna nazionale del partito della Rifondazione Comunista- Sinistra Europea contro la manovra di bilancio del Governo Draghi e contro due misure emblema del carattere antipopolare delle sue politiche: l’aumento delle bollette e il ripristino della legge Fornero sulle pensioni con l’abolizione immediata di quota cento.
Con l’aumento delle bollette si colpiscono duramente i redditi di lavoratrici e lavoratori e ceti popolari già impoveriti da decenni di riduzione generalizzata di salari e stipendi per tutti, lavori precari, part time obbligati, mancati rinnovi contrattuali, disoccupazione e contratti pirata.
Sulle pensioni il Governo Draghi continua la linea seguita da decenni dai Governi che l’hanno preceduto: pur di non colpire le rendite e le grandi ricchezze , si bastonano i pensionati con allungamento continuo della vita lavorativa, pensioni bassissime, tasse anche dieci volte superiori ad altri paesi europei e, per moltissimi, adeguamento solo parziale all’inflazione.
A dicembre saremo in tutte le piazze d’Italia, anche nella nostra provincia, per dire “Basta rapine su salari, stipendi e pensioni!”
Per dire che di fronte alle politiche neoliberiste di questo Governo c’è una sola alternativa: lo sciopero generale e generalizzato. E per questo sosteniamo con convinzione lo sciopero generale appena indetto da CGIL e UIL per la giornata del 16 dicembre, come abbiamo sostenuto e sosterremo le altre iniziative e rivendicazioni contro le politiche antipopolari e classiste del Governo Draghi.
Nei nostri presidi, gazebo, banchetti raccoglieremo le firme delle cittadine e dei cittadini, da inviare al Governo attraverso le Prefetture, su queste proposte:
- contro gli aumenti delle bollette si taglino i profitti delle grandi aziende che distribuiscono e vendono il gas e l'energia elettrica come è stato fatto in Spagna; si eliminino oneri di sistema obsoleti, si dia finalmente un taglio alle accise, alle addizionali regionali e all’Iva, tasse pagate in prevalenza dai ceti popolari;
- per le pensioni proponiamo di cassare l’imbroglio di quota 102; per gli uomini la pensione a 60 anni o con 40 di contributi; per le donne la pensione a 55 anni o 35 di contributi; che si metta fine alle pensioni sotto i mille euro e l’adeguamento integrale delle pensioni all’inflazione.
I primi banchetti previsti in zona saranno a Cremona sabato 11 dicembre dalle 10 alle 13 in corso Campi angolo vicolo Virgilio, domenica 12 nella piazza del Cittanova dalle 15,30 alle 18,30, sabato 18 dicembre al mercato di Casalmaggiore dalle 10 alle 12,30.
E' sempre possibile firmare presso la sede del PRC di Cremona in via Cavitelli 4 al mattino dalle 11 alle 12,30 (tel. 375 5035295), a Piadena rivolgendosi a Andrea Volpi (339 1766887), a Casalmaggiore presso il circolo Rive Gauche contattando Gloria Barili (339 6663709)