Il 21 aprile 1921 avvenne l’assassinio, per mano fascista, di FERRUCCIO GHINAGLIA,

primo segretario della Federazione Pavese del Partito Comunista d’Italia.

È passato un secolo da quella tragica primavera del 1921.

In quel periodo, dopo le lotte operarie e bracciantili del “biennio rosso” (1919-1920) si sviluppò la reazione delle classi dominati.

Agrari e industriali pagarono lo squadrismo fascista che, impunito e protetto dall’apparato dello stato, si scagliò contro le organizzazioni del proletariato uccidendo, distruggendo sedi sindacali, case del popolo, sezioni socialiste e comuniste.

Molte furono le vittime, soprattutto nei piccoli centri agricoli.

In questo quadro ci fu l’agguato contro Ferruccio Ghinaglia.

Ghinaglia, nato nel 1899 a Casalbuttano in provincia di Cremona, aderì sin da giovanissimo al Partito Socialista. Vinse, per gli eccezionali risultati negli studi, un posto gratuito al collegio Ghisglieri di Pavia.

Dopo il servizio militare riprese gli studi in Pavia alla facoltà di medicina, dove rapidamente s’impegnò nella battaglia politica. Divenne segretario provinciale della Federazione Giovanile Socialista che all’epoca contava nella nostra provincia 3200 iscritti e ottantacinque circoli.

Fondò il settimanale “Vedetta Rossa”.

Al congresso del gennaio 1921, Ghinaglia aderì al Partito Comunista d’Italia. Pressoché l’intera Federazione Giovanile Socialista della Federazione di Pavia aderì al nuovo Partito. Ghinaglia divenne segretario provinciale del Partito Comunista. Aveva appena ventidue anni.

In pochi mesi ebbe modo di sviluppare un’intensa attività: segretario provinciale Comunista, segretario della Lega proletaria Mutilati, Invalidi e Combattenti, redattore di “Falce e Martello”prima e poi di “Idea Nostra”.

Secondo tutte le testimonianze era un propagandista e oratore instancabile, la sera del 21 aprile 1921, mentre si recava in Borgo Ticino a un’assemblea, assieme ad altri compagni, appena attraversati il Ponte Coperto, veniva raggiunto da numerosi colpi di arma da fuoco. Ghinaglia fu colpito a morte e altri quattro compagni furono gravemente feriti. Il giorno dopo, per protesta l’Università sospese le lezioni. I funerali furono imponenti con un corteo di migliaia di lavoratori e studenti, con centinaia di bandiere rosse che accompagnò la salma di Ghinaglia alla stazione, perché fosse trasportata a Cremona.

A Pavia nel luogo dell’uccisione, in Borgo Ticino, sorge il monumento eretto in ricordo di Ferruccio Ghinaglia.

Un altro monumento in ricordo di questo nostro compagno è stato posta al cimitero di Cremona.

Il 21 Aprile di quest’anno, alle ore 17,30 in Borgo Ticino a Pavia davanti al monumento di Ferruccio Ghinaglia si recherà una delegazione del Partito della Rifondazione Comunista e dei Giovani Comunisti per ricordare il primo segretario comunista della Provincia di Pavia e tutte le vittime del fascismo.

Pavia 12 aprile ’21

Piero Rusconi segretario Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Pavia.

Allegati:
Scarica questo file (GHINAGLIA 1921-2021.pdf)GHINAGLIA 1921-2021.pdf[Ricerca di Ennio Serventi]151 kB