Assistiamo da qualche settimana ad un continuo susseguirsi di prese di posizione di istituzioni locali e regionali, soggetti ed esponenti politici e enti economici del territorio in merito all'improvviso, e per noi sciagurato, ritorno alla ribalta dell'autostrada Cremona-Mantova.

La logica del cemento e l'illusione della grande opera che fa girare l'economia sembrano farla ancora una volta da padroni: gli enti locali, in primis il Comune e la Provincia di Cremona, presi in contropiede dalla crociata pro autostrada lanciata dall'eurodeputato Salini, non sembrano proprio riuscire a pronunciare un secco, definitivo NO alla devastazione di un territorio fertile e agricolo, nonostante non manchino ad ogni occasione d'incensare le eccellenze dei prodotti della nostra terra che esportano nel mondo tanta bontà cremonese. Visto l'andamento del dibattito il presidente Fontana, furbescamente, dal canto suo, cerca di allontanare dalla Regione la responsabilità politica della realizzazione dell'opera dichiarando di garantire gli ingenti fondi necessari solo se l'autostrada sarà richiesta dal territorio ma chiarendo anche che, una volta scelta l'autostrada, ogni altro intervento non verrà effettuato o passerà comunque in secondo o in terzo piano. Addio cura del ferro, addio mobilità alternativa! Resuscitare un'opera che risponde ad una logica nata già vecchia ci sembra veramente pazzesco. Si tratta di un progetto che vedrà prosciugare importanti risorse economiche pubbliche che non saranno mai ripagate a causa del modestissimo flusso di traffico previsto per quell'arteria. Si tratta di risorse importanti, centinaia di milioni, che sarebbe meglio impiegare per interventi ben più utili alla collettività e di minor impatto ambientale come la riqualificazione della statale Cremona-Mantova, per renderla più scorrevole e sicura, l'adeguamento delle reti e del servizio ferroviario, come rivendicano le reali, urgenti e finora inascoltate proteste dei pendolari, la manutenzione del territorio, il ponte di Casalmaggiore.
Per questi motivi ribadiamo il nostro No all'autostrada Cremona-Mantova, ribadiamo la sua incompatibilità con altre opere più sostenibili, a differenza di quanto sostenuto dall'on. Pizzetti pochi giorni fa dalle colonne de La Provincia, sollecitiamo gli enti locali a respingere definitivamente il progetto e a richiedere alla Regione di convertire le risorse pubbliche destinate all'autostrada, in interventi e servizi utili alla collettività e a ridotto impatto ambientale: questo è il momento.