Dichiarazioni del sindaco di Cremona Gianluca Galimberti (virgolettato e grassetto): "Anche se il decreto sicurezza produrrà molte difficoltà rispetterò la legge".

"A Cremona esiste un sistema virtuoso fatto di regole e di integrazione che, proprio per la sicurezza di tutti, sempre nel rispetto della legge, va portato avanti. Lavoriamo per questo".

Caro sindaco se rispetterai e farai rispettare la legge Salvini, non più decreto purtroppo, quel sistema virtuoso, per quanto ti sforzerai, non potrà più esistere, perché mancheranno i soggetti a cui era destinato: gli immigrati richiedenti asilo e i titolari di protezione umanitaria. E mancheranno le risorse.

"Il decreto produrrà nella nostra città più insicurezza, mettendo in difficoltà i Comuni che si troveranno ad affrontare da soli un fenomeno che andava gestito diversamente e congiuntamente, ma la sospensione degli obblighi di legge di un provvedimento approvato dal Parlamento non è nel potere di un sindaco e non è la soluzione adottabile dai Comuni".

Certo i comuni si troveranno a gestire il fenomeno migratorio in perfetta solitudine anche se mi permetto di far notare che i problemi burocratici-amministrativi saranno ben poca cosa di fronte ai problemi di pura sopravvivenza che dovranno affrontare le persone escluse improvvisamente da ogni protezione e sostegno. O ci auguriamo che vengano in breve tempo tutte incarcerate nei CPR e poi espulse? Oppure che vengano prese in affidamento dalla malavita? Quanto ai poteri del comune tanti provvedimenti possono essere presi: basta renderli inattaccabili dal punto di vista costituzionale, argomentarli cioè con riferimento diretto ed esplicito alla fonte primaria del diritto: la Costituzione e il diritto internazionale. Il prof. Lucarelli docet!

"Abbiamo già chiesto agli uffici del Comune un’analisi tecnica accurata degli effetti sociali, di sicurezza ed economici che il decreto avrà a Cremona e sul territorio. Vogliamo affrontare numeri e criticità della situazione cremonese con tutti i soggetti coinvolti in città e vogliamo essere protagonisti del tavolo richiesto da Anci tra Ministero e sindaci per risolvere i problemi che questo decreto crea, per discutere modalità operative e correttivi così come avevamo chiesto a gran voce con sindaci di diverso colore politico prima della conversione in legge e come votato dal nostro Consiglio comunale il 26 novembre".

È giusto affrontare gli effetti della Salvini con tutti i soggetti che in città si occupano di accoglienza se ci si prepara a difendere con le unghie e i denti quanto costruito finora, per poterlo continuare a fare e farlo meglio. È doveroso allora anche essere consapevoli che questo significa inevitabilmente opporre resistenza alla legge. Questa legge è inemendabile, come inemendabili sono il reato di clandestinità e gli accordi con la Libia per tenere lontani dalle nostre coste e dai nostri occhi i migranti. Inemendabile è negare il soccorso in mare, chiudere i porti a chi chiede aiuto, negare alle persone il diritto di vivere in modo dignitoso e il diritto di spostarsi in sicurezza. Serve disapplicare la legge Salvini per svuotarla nei fatti e per sancire la sua incostituzionalità. Serve disapplicarla per salvare persone, per restare umani, noi e loro, e per ricostruire la nostra umanità ridotta a brandelli.

Il "solerte funzionario" Galimba ha già annunciato a mezzo stampa l'avvenuta cancellazione dall'anagrafe cittadina di 10 persone immigrate. Manco fosse un ufficiale della Prefettura mandato dal Governo. Che tristezza....

 

Al lavoro e alla lotta per un 2019 migliore dell'anno che si è appena concluso!

Francesca