Pendolari: ma in che mani siamo?
Dalla Provincia di oggi 15-02-2012
Sei nuovi treni e riqualificazione da marzo Vivalto addio, personale “fidelizzato”.
Il martedì dell’occupazione dei binari è stato anche il giorno del tavolo, al Pirellone, tra i funzionari dell’assessorato regionale a infrastrutture e Mobilità, i rappresentanti degli enti locali interessati, i referenti dei comitati pendolari delle province di Cremona, Pavia, Lodi e Mantova, i dirigenti e i tecnici di Trenord. Confronto serrato: oltre due ore fra le 17 e le 19.30.Ealla fine, dopo il sostanziale riconoscimento di una situazione diventata insostenibile, Regione e azienda che gestisce il servizio ferroviario nel sud Lombardia hanno finalmente annunciato una serie di interventi concreti sulla linea per Milano. Un pacchetto di azioni «che promette di essere realmente efficace e che certamente appoggeremo ha commentato l’assessore comunale alla partita, Francesco Zanibelli, presente alla riunione . Io ho chiesto anche un maggiore coinvolgimento dei Comuni, che non hanno competenza diretta ma che di fatto sono gli interlocutori diretti dei viaggiatori». Nel dettaglio: fra il 19 marzo, data fissata per la consegna del primo nuovo treno, il 2, il 16 e il 30 aprile, e il 14 maggio, sarà attuata una sorta di completo restyling del materiale rotabile della tratta, con sistemazione dei sedili e delle porte, manutenzione degli impianti di riscaldamento e condizionamento, generale pulizia. Soprattutto, i sei contestatissimi Vivalto a sei pezzi che attualmente si muovono sulla direttrice verranno gradualmente sostituiti da altrettante composizioni di E464, con otto carrozze a media distanza, oggetto anche di una riqualificazione che, prevedendo pellicolatura esterna antigraffito, sedili in ecopelle, rifacimento dei finestrini, si propone di migliorare comfort e decoro. «Devo dire la verità argomenta Max Gabbiani, al summit per InOrario : sono uscito da palazzo Pirelli con una certa soddisfazione. La cautela che mantengo deriva però dall’esperienza: anche in passato sono tornato a casa contento e poi tutto quanto era stato garantito è rimasto una promessa. Non mantenuta. Stavolta, però, ci hanno mostrato progetti precisi: le premesse ci sono, speriamo sia la volta buona». Non solo il parco rotabile. E’ emersa anche l’intenzione di ridisegnare l’assetto del personale, integrandolo e assegnando alla linea, ovviamente nel limite stabilito da turni e rotazione, gli stessi macchinisti, gli stessi manutentori e i medesimi controllori. Un modo per facilitare il rapporto fra ‘equipaggio’ e utenti, potenziando al contempo il senso di responsabilità e la competenza dovuta all’esperienza e alle conoscenza di uomini e mezzi.
IL NOSTRO PUNTO DI VISTA
Dal 19 marzo se abbiamo capito bene, finalmente, partirà la riduzione dei posti offerti sulla tratta Mantova – Milano del 33%.
Alla faccia del miglioramento del servizio!
Assolutamente ridicola, inoltre la proposta di “fidelizzare” il personale; evidentemente in regione son convinti di avere solo una limitata percentuale di personale affidabile.
Noi che siamo cattivi proviamo a ribaltare la proposta:
se invece di ridurre del 33% i posti offerti, se invece di ridurre del 33% il personale impegnato sui treni, riducessimo del 33% il personale rappresentato nella foto, voi chi eliminereste?
L’uomo al centro (poveretto è già disperato tra San Raffaele, lega e Minetti, già si vede crollare il mondo addosso e nella foto si nota!) l’ uomo di destra (che forse … forse….) o l’uomo di sinistra che senza l’uomo di destra non esisterebbe?
P.S. dimenticavo l’assessore del comune ….. in aggiunta, come eliminazione omaggio.
Admin