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E’ sconcertante la decisione del Comune di Cremona di vietare, per motivi di ordine pubblico (quali non è dato sapere), un gazebo di protesta contro il Governo Monti organizzato in centro dai compagni del Partito di Alternativa Comunista, proponendo di spostarlo in periferia. Evidentemente la democrazia sta diventando un fastidioso optional a livello locale. Dopo le torsioni al limite della legalità imposte del presidente Salini sulla vicenda acqua, il Comune di Cremona, forse per non essere da meno dell’imperiale vicino, decide di seguirlo sulla strada delle forzature applicando da subito la sciagurata decisione recentemente presa a seguito della calata dei fascisti di Forza Nuova a Cremona. E’ un episodio gravissimo perché lede alla base il fondamentale diritto di manifestare le proprie opinioni limitandolo a determinate zone della città; è toccato per primo al PdAC sperimentare il profondo senso democratico della Giunta, ma sarebbe potuto toccare a chiunque…. Esprimiamo quindi la più totale e completa solidarietà ai compagni del PdAC, e ricordando che il Sindaco non ha competenza alcuna in materia di ordine pubblico, ci impegnano a mobilitare tutte le forze democratiche per costringere il Comune a revocare immediatamente un provvedimento che concede alla Giunta la facoltà di decidere arbitrariamente chi può e non può….
Giacomo Bazzani Coordinatore cittadino Rifondazione Comunista - FdS