header sito

rivegauche
Cerca nel sito Powered by Google

Se avete delle
lamentele,
dei consigli o
se volete farci
sapere cosa
ne pensate
comunicatecelo
cliccando qui

segreteria provinciale | rappresentanti istituzionali | segretario
home | contatti | circoli | iniziative | volantini | feste | articoli

immagine facebook

Diamanti
Blog di
Paolo Ferrero
immagine italia cuba
Links
partito sociale

PER UN’ALTRA LOMBARDIA CI VUOLE “ETICO A SINISTRA”

Dopo 17 anni Formigoni è caduto, travolto dagli scandali, dal malaffare e persino dall'infiltrazione mafiosa. Bisogna battere le destre che si presentano ancora insieme nonostante le inchieste, gli arresti e i proclami di “pulizia” e moralizzazione della politica tanto reclamizzati dalla Lega Nord. La Lombardia ha bisogno assolutamente di discontinuità con i precedenti governi regionali. Bisogna rompere con il sistema che quel malgoverno ha generato, ripristinando l'indipendenza dell'istituzione rispetto ai gruppi politico-affaristici e facendo di nuovo prevalere l'interesse pubblico su quello privato.
         Oggi in Lombardia è necessario non solo impedire il ritorno delle destre ma bisogna voltare pagina e cambiare completamente rotta. La discontinuità con quanti ci hanno governato per tanti anni non si costruisce solo vincendo le elezioni ma includendo e ispirando la progettualità politica della coalizione di centro-sinistra alle aspirazioni e alle rivendicazioni di quanti e quante in questi anni hanno resistito, lottato e praticato alternative.
         La lista “Etico a sinistra” è nata proprio facendo incontrare energie, pensieri e pratiche che vengono dalla società civile, dalle amministrazioni locali, dalle lotte sindacali, costruendo il suo programma dal basso, assemblea per assemblea nei territori insieme ad Andrea Di Stefano.
            Lavoro e la lotta alla crisi. La creazione di nuovi posti di lavoro e la difesa dei diritti dei lavoratori e dei cittadini sono tra le priorità per i candidati della lista “Etico a sinistra”. Si devono costruire politiche regionali e strumenti a sostegno delle imprese che non delocalizzano le attività per inseguire il massimo profitto, a sostegno della riconversione ecologica della produzione industriale, a sostegno dell’agricoltura di qualità custode dell’ambiente e rispettosa della salute delle persone, incentivando in ogni settore le assunzioni a tempo indeterminato e contrastando la precarietà dei lavoratori, garantendo alle persone colpite dalla crisi e in difficoltà un reddito minimo garantito e il diritto alla casa.
            Partecipazione democratica. La difesa dei diritti dei cittadini e la lotta alla crisi passano anche attraverso la difesa dei servizi pubblici locali dalle privatizzazioni e dalla cattiva gestione. Gli utenti e i lavoratori dei servizi pubblici devono essere coinvolti nei processi decisionali fondamentali riguardanti i servizi pubblici essenziali, come quello idrico.      
         Ambiente. La Regione Lombardia ha assoluto bisogno di ripensare completamente la gestione dei servizi idrici integrati, del trasporto locale e dei rifiuti. La Regione deve dotarsi di un piano energetico regionale, difendere il territorio dallo sfruttamento e dalla cementificazione, abbattere l’inquinamento dell’aria, del suolo e delle acque con interventi efficaci.
         Sanità. Il diritto alla salute deve essere garantito a tutti, abolendo gli sprechi e la parificazione tra pubblico e privato delle strutture e delle prestazioni sanitarie, eliminando i tickets sanitari e tornando ad una sanità pubblica, di qualità e diffusa sul territorio.
         Istruzione e cultura. L’istruzione e i beni culturali devono diventare punti qualificanti e irrinunciabili nelle scelte politiche della Regione. Devono essere oggetto di maggiori investimenti che rilancino la scuola pubblica e laica, i piani edilizi scolastici, la formazione del personale docente. Si devono invece eliminare i finanziamenti alle scuole private. La formazione professionale dei giovani deve essere incentivata e indirizzata con particolare riguardo alle nuove tecnologie, alla salvaguardia dell’ambiente, alla difesa e alla promozione del patrimonio e dei beni culturali, alla multiculturalità.
         Giustizia. La Regione Lombardia deve dotarsi di strumenti efficaci per contribuire a contrastare le mafie e la corruzione. Deve garantire massima trasparenza nella gestione della cosa pubblica.

         Anche la lista provinciale di Cremona di “Etico a sinistra” rispecchia la varietà di esperienze, di culture politiche e di pratiche che caratterizzano la lista in tutta la regione.
            Piergiuseppe Bettenzoli di Crema è nato nel 1952, è funzionario presso il Comune di Milano ed è stato impegnato per 25 anni come attivista nel sindacato di base e più volte nominato delegato sindacale. E’ stato eletto come consigliere provinciale a Cremona dal 1999 al 2004; dal 1980 è diventato più volte consigliere comunale a Crema, ruolo che riveste tuttora. Da sempre impegnato in difesa della scuola pubblica, è stato membro di consigli di classe e d’istituto, attualmente membro del consiglio d’istituto del Pacioli e presidente dell’Associazione per una Scuola Pubblica, Democratica, Laica e Partecipata. Iscritto e attivista dell’ANPI, è segretario del circolo del Partito della Rifondazione Comunista di Crema.
          

  Berardi Francesca nata a Fano nel 1968 vive a Cremona dal 1987. Esercita la libera professione di archivista per conto di enti locali e privati e si occupa dell’attività di promozione dei beni culturali archivistici curando mostre documentarie e pubblicazioni per vari enti. La sua formazione politica è avvenuta attraverso la costruzione e la partecipazione attiva a reti e movimenti della società civile cremonese e in seno ad associazioni di volontariato. Dall’anno 2001 ha partecipato all’esperienza del Cremona Social Forum confluito in seguito nell’attività del Tavolo cremonese contro la guerra all’Iraq. E’ attivista e dirigente dell’ARCI dal 2006, dal 2010 è componente del direttivo provinciale dell’ANPI. Nel 2005 ha partecipato alla fondazione del Comitato Acqua Pubblica del territorio Cremonese di cui ancora oggi è una dei referenti. Iscritta a Rifondazione Comunista ha promosso l’adesione del circolo Rosa Luxemburg di Cremona al progetto di Filiera Corta Solidale, sostenendo la nascita e l’attività di un gruppo di acquisto che propone ai suoi soci, a prezzi equi e accessibili, alimenti sani e di qualità prodotti nel rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori, per cominciare a costruire anche a Cremona un’altra economia e una società più giusta.
          

  Giampaolo Dusi di San Daniele Po è nato nel 1949 ed è operaio in pensione. E’ stato eletto consigliere comunale per diverse legislature a San Daniele Po; ha ricoperto la carica di sindaco nel suo paese dal 1999 per due mandati consecutivi. Attualmente, consigliere comunale di maggioranza a San Daniele Po, svolge anche attività politica come consigliere Provinciale eletto tra le fila della Federazione della Sinistra. E’ al suo terzo mandato provinciale.