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DEPOSITATO UN RICORSO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CONTRO L'INFRASTRUTTURA CHE SPALMERA' NUOVO CEMENTO
GLI UNICI BENEFICIARI DELL'OPERA SARANNO I COSTRUTTORI: LE NUOVE AUTOSTRADE
SONO LE OPERE PIU' SBAGLIATE PER MIGLIORARE LA MOBILITA' IN PIANURA PADANA
Legambiente, WWF e il Coordinamento dei Comitati Ambientalisti della Lombardia, con il supporto del Coordinamento dei Comitati contro le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre, hanno depositato nei giorni scorsi il ricorso straordinario al Presidente Repubblica contro l'autostrada Cremona-Mantova. Questa infrastruttura, tanto dannosa per l'ambiente e il territorio quanto inutile, è da sempre contestata dagli ambientalisti. Infatti sottrarre ulteriore territorio all'agricoltura, incentivare l'uso del trasporto su gomma con le relative ricadute sull'inquinamento dell'aria, agevolare le trasformazioni urbanistiche nei pressi del tracciato e degli svincoli non porterà alcun beneficio alla collettività, ma servirà semplicemente a realizzare nuovi facili tentavi di speculazioni immobiliari. E se si fossero svolte correttamente le valutazioni di impatto ambientale – come sottolineano le associazioni ricorrenti nell'atto predisposto dall'Avv. Umberto Fantigrossi – probabilmente anche Ministero dell'Ambiente e Regione, che hanno per ora autorizzato il progetto, non avrebbero potuto far altro che giungere alla stessa conclusione: quest'opera, su cui peraltro gravano molte incertezze di sostenibilità economica, è completamente inutile. Nella procedura prevista dalla legge per valutare preliminarmente l'impatto ambientale di infrastrutture di questa portata sono state invece ignorate, rinviandole ad approvazione ottenuta o addirittura ad opera realizzata, una serie di fondamentali ricadute ambientali, portatrici di danni irreversibili per il territorio e la qualità della vita dei cittadini. Ovviamente questo oltre che con la logica è in contrasto con la normativa ambientale: rinviare al futuro la valutazione e l'individuazione di misure per ridurre le emissioni inquinanti, così come la scelta dei siti e l'analisi degli impatti sul territorio delle cave di prestito per il reperimento dei materiali da costruzione non ha alcun senso e rischia di compromettere definitivamente l'equilibrio ambientale di tutta l'area interessata dal tracciato. Per scongiurare questi gravi rischi le associazioni e cittadini si sono attivati in sede giudiziaria, avviando anche una raccolta fondi per sostenere le spese legali. Per sostenere questa fondamentale battaglia in difesa del territorio è possibile effettuare un versamento sul conto corrente bancario del Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia (codice IBAN: IT80B0542811200 000000099199) specificando la causale "pro ricorso Cremona Mantova". Milano, 27 gennaio 2012.
L’Ufficio stampa Legambiente Lombardia