Se avete delle
lamentele,
dei consigli o
se volete farci
sapere cosa
ne pensate
comunicatecelo
cliccando qui
Cremona, 28 giugno 2012 Abbiamo atteso a prendere posizione sulla votazione di lunedì sera in Padania Acque poiché privi di dati certi; abbiamo chiesto informazioni nelle ore successive, abbiamo letto le (scarse e non chiarificanti) note uscite sulla stampa. Abbiamo evidentemente fatto bene ad attendere, a giudicare dalle esternazioni odierne del sindaco di Madignano, a cui va tutta la nostra ammirazione e riconoscenza per essere stato uno tra i pochi ad usare coerenza, lungimiranza e serietà nell’analisi della situazione (rifiutandosi di approvare l’aggregazione) e per il coraggio e l’onestà di porre oggi pubblicamente il problema sul piatto. Benissimo hanno fatto, e ne siamo loro riconoscenti, i sindaci di Castelleone, Quintano e Capergnanica ad astenersi, così come bene ha fatto (pare di capire) il comune di Soresina a dichiarare di non entrare per ora in un’operazione assolutamente non chiara. Stando ai dati certi che abbiamo in mano siamo perfettamente d’accordo con il sindaco Venturelli, come avevamo anticipato: il voto positivo di lunedì sera è stato un grave errore politico e di merito. Con esso infatti i sindaci hanno avallato un percorso mal fatto e lesivo della loro dignità e dei loro compiti, mentre avrebbero dovuto sanzionare i presidenti delle aziende e riprendere totalmente il percorso nelle loro mani; dall’altro è un pericoloso salto nel buio, visto che si continua a lasciare mano libera alle aziende su operazioni societarie rischiosissime e potenzialmente molto pesanti dal punto di vista finanziario e politico senza decidere prima se il servizio dovrà essere pubblico come vuole la gente o privato come vogliono il presidente Salini e le multinazionali (pronte ad azzannare alla gola le nostre ex municipalizzate). Infine, quel voto è stato un regalo enorme ai privatizzatori in quanto va a creare un soggetto (sul quale già fioriscono scontri e mugugni tra i sindaci per i debiti che alcuni si dovrebbero accollare) a cui non si può conferire nulla in maniera diretta: potevamo resistere difendendo le ultime aziende pubbliche esistenti e invece le obblighiamo a partecipare a un soggetto che potrà solo privatizzare il cento per cento del servizio. Ci preme a questo proposito chiarire che i rapporti di peso tra i soggetti che andranno a costituire la nuova azienda unica sono stati calcolati e proposti proprio dai presidenti delle aziende: il Tribunale non ha fatto altro che apporre ad essi un giudizio di “congruità” e di “accettabilità”. Ciò che comunque conta di più è che ai cittadini continuano ad essere date ufficialmente poche informazioni certe: come sempre, le questioni fondamentali vengono gestite dalle aziende che dettano la linea alla politica e decidono tutto tra di loro, mettendo i sindaci davanti a un fatto quasi compiuto. Alla luce di tutto questo come Comitato Acqua Pubblica chiediamo con forza che venga pubblicato al più presto e integralmente sul sito di Padania Acque il verbale dell’assemblea di lunedì sera e che il documento sia liberamente consultabile. Ogni valutazione successiva partirà da quello.
per il Comitato Acqua Pubblica del Territorio Cremonese Giampiero Carotti