Leggendo la lettera del Comune di Cremona, con la quale viene convocato per oggi 3 aprile il Consiglio Comunale, apprendiamo   che la comunicazione che farà il Sindaco in merito alla posizione assunta dall’ANAC sulla partnership industriale A2A-LGH sarà a porte chiuse.

Ci domandiamo in quale delle clausole di riservatezza previste dall’art. 81, comma1, lettera d) del regolamento del Consiglio Comunale rientri l’argomento: si discutono questioni che comportano apprezzamenti su qualità personali, attitudini, meriti e demeriti individuali, oppure argomenti la cui riservatezza è imposta dalla legge o la cui trattazione palese (discussione pubblica) possa essere pregiudizievole per il patrimonio Comunale?

Noi crediamo fermamente che la vendita (non partnership) di tutti i nostri servizi pubblici ad A2A, sia un argomento che debba essere affrontato e discusso pubblicamente, perché da sempre patrimonio di tutti i cittadini cremonesi e chi amministra la città lo fa a nome e per conto di chi lo ha eletto. 

Riteniamo doveroso per un’Amministrazione che ha impostato la propria campagna elettorale sul richiamo alla trasparenza ed alla legalità ed ha sottoscritto, in occasione della prima Giornata della Trasparenza e dell'Anticorruzione, il protocollo di intesa con il Coordinamento provinciale LIBERA Associazioni,  per la promozione della cultura della legalità, la prevenzione dei fenomeni corruttivi e la trasparenza, debba agire coerentemente con quanto dichiara e sottoscrive, soprattutto su beni che sono della comunità e non personali.

Seduta chiusa significa che anche i consiglieri saranno tenuti al segreto.

Quale segreto bisognerà mai preservare  sulla vendita ad A2A  del nostro patrimonio pubblico di beni e servizi e sul parere espresso in  proposito dall’ANAC?

Di cosa ha paura  il Sindaco Galimberti se  lui e la sua Giunta in questa operazione hanno agito correttamente?

Segreteria Cittadina Partito della Rifondazione Comunista