In continuità con la mobilitazione del 20 febbraio di cui Cremona è stata parte attiva con un animato e partecipato presidio di fronte all'Ospedale, il Coordinamento Lombardo per il Diritto alla Salute chiama ancora una volta cittadini e organizzazioni a prendere la parola e lo fa sabato 10 Aprile, in occasione della Giornata Mondiale contro la Mercificazione della Salute. Cremona ci sarà di nuovo ma questa volta la mobilitazione sarà in pieno centro, in piazza Stradivari, accanto a palazzo Comunale, dalle 10 alle 12,30. Saremo nel cuore di una delle città più colpite dalla pandemia, e manifestando accanto alla sede comunale, rivolgeremo le nostre domande e sollecitazioni alle istituzioni pubbliche più vicine ai cittadini, in particolare al Sindaco, in quanto autorità sanitaria, rispetto al loro ruolo, ai loro compiti e responsabilità. Cremona torna in piazza per affermare chiaramente e con determinazione che non si può fare profitto sulla pandemia, che la salute non è una merce e che il servizio sanitario deve essere accessibile a ogni persona, di qualità, pubblico, partecipato e gratuito.

Pensiamo che il diritto alle cure debbe essere garantito a tutte le persone e a tutti i popoli indipendentemente dalle condizioni economiche; pensiamo che la salute non possa passare in secondo piano rispetto al profitto delle grandi multinazionali perché dall'accesso ai medicinali e ai vaccini dipende la vita delle persone. Per questo invitiamo tutt* a sottoscrivere l'Iniziativa Cittadini Europei (ICE) ( su https://noprofitonpandemic.eu/it/) per liberalizzare i brevetti su farmaci e vaccini.

Pensiamo che la privatizzazione del sistema sanitario, i tagli del personale, l'impoverimento dei servizi, lo svuotamento delle strutture sanitarie territoriali, lo smantellamento sistematico della prevenzione, della medicina scolastica, della medicina di base e del lavoro, la condizione delle RSA, abbiano svolto un ruolo cruciale e negativo rispetto al diffondersi della pandemia e siano veri e propri attacchi al diritto alla salute e alla stessa democrazia costituzionale.

Per questi motivi invitiamo alla mobilitazione contro le riforme sanitarie lombarde che negli anni hanno distrutto il sistema sanitario pubblico a favore del privato, foraggiando lobby e gruppi di potere, producendo disuguaglianza sociale, inefficacia e inefficienza dei servizi, sfruttamento dei lavoratori. Per questi motivi chiediamo in Lombardia una discussione pubblica, larga e partecipata sugli effetti dell'organizzazione del sistema sanitario regionale e sulla cancellazione definitiva della legge regionale 23/2015.

 

La mobilitazione del 10 aprile si allarga dalla Lombardia nel Bel Paese con le stesse parole d'ordine, calate e reinterpretate in base alle situazioni reali e concrete dei diversi sistemi sanitari regionali. Molte e significative sono le piazze già organizzate. La diretta streaming sulle pagine del Coordinamento Lombardo per il Diritto alla Salute e di Medicina Democratica collegherà idealmente durante la mattinata le testimonianze e le denunce provenienti da Roma, Lodi, Bergamo, Varese, Saronno, Milano, Firenze, Verona, Napoli, Cremona, Asti, Brescia, Melegnano, Cernusco Sul Naviglio, Casorate Primo, Piacenza, Como, Monza. Altre città e comuni si stanno organizzando e la lista è in continuo aggiornamento.

 

La partecipazione e la mobilitazione sono essenziali perché LA SALUTE NON È UNA MERCE, LA SANITÀ NON È UN'AZIENDA! Fuori il profitto dalla Salute!